L’ACQUA BICARBONATO CALCICA PREVIENE I CALCOLI RENALI.

I reni filtrano il sangue eliminando le sostanze di scarto con l’urina. Se tali sostanze sono poco solubili o non si sciolgono completamente si iniziano a formare dei cristalli microscopici da cui poi si svilupperanno i calcoli renali. Una delle cause che porta alla formazione di calcoli è la concentrazione elevata di calcio (ipercalciuria), ossalato di calcio (un composto che si presenta in cristalli aghiformi) e acido urico nelle urine, associato ad una quantità di acqua insufficiente per una corretta diluizione degli stessi elementi ed alla mancanza di sostanze in grado di aumentare il pH del sangue. 

È ormai noto che espellere un volume adeguato di urina, ottenuto con una sufficiente assunzione di acqua, è la misura terapeutica più importante per la prevenzione dei calcoli renali e urinari. Pertanto, il reintegro dell’acqua persa quotidianamente da polmoni, pelle e urina è essenziale per prevenire la formazione di cristalli di ossalato di calci. Diversi studi hanno inoltre riportato i vantaggi sull’equilibrio chimico nell’urina se tale reintegro viene ottenuto assumendo acqua minerale bicarbonato calcica.

Le acque minerali ad elevato contenuto di calcio (>150 mg/l) costituiscono un’ottima fonte di calcio assimilabile (Van Dokkum W, De la Guéronnière V, Schaafsma G, Bouley C, Luten J, Latgé C. Biovailability of calcium of fresh cheeses, enteral food and mineral water. A study with stable calcium isotopes in young adult women. Br J Nutr 1996;75:893-903). L’assimilabilità del calcio contenuto nell’acqua minerale è, inoltre, influenzata dalla quantità di sodio presente nell’acqua. Studi clinici hanno accertato che le acque minerali iposodiche, ovvero con un contenuto di sodio inferiore ai 20 mg/l, facilitano l’assorbimento del calcio a livello renale (H. Böhmer, H. Müller and K.-L Resch –  Calcium Supplementation with Calcium-Rich Mineral Waters: A Systematic Review and Meta -analysis of its Bioavailability).

Un ruolo strategico è svolto dal bicarbonato presente nelle acque minerali, questo importate anione infatti, aumenta i livelli di acido citrico nel sangue e può rappresentare un valido sostituto della terapia di alcalinizzazione con citrato di potassio prevenendo la calcolosi renale.

Poiché i calcoli renali sono formati proprio da una miscela di calcio, acido urico e ossalati, potrebbe sembrare un controsenso che per prevenirli bisogna assumere maggiori quantità di calcio, ma le recenti scoperte scientifiche hanno dimostrato che adeguati livelli di questo minerale nell’organismo rappresentano una forma di prevenzione con riduzione del rischio calcolosi. Bere 1,5-2 litri di acqua minerale Lete, bicarbonato calcica e iposodica, fornisce la giusta quantità di calcio (468-624 mg) e di bicarbonato (1365-1820 mg), necessari per ridurre il fenomeno della calcolosi.

Grazie al suo naturale contenuto di calcio (308 mg/l), minima presenza di sodio (4,9 mg/l) e all’elevata quantità di bicarbonati (930mg/l), l’acqua minerale effervescente naturale Lete è in grado di fornire un adeguato apporto di tali minerali facilmente assorbibili. Il suo consumo abituale può rappresentare un valido beneficio per la riduzione dei fenomeni che portano alla formazione della calcolosi renale e urinaria.